Il tramezzino si rinnova e diventa Trapasquino

Un omaggio a un prodotto “fast food” italiano, dal sapore Salt&Sugar tutto internazionale, ma che parla come “magna”, in dialetto.
tramezzini

Pancarrè aromatizzato alla pizza di Pasqua​

Il Trapasquino è un tramezzino fatto con un pancarrè a tre lievitazioni aromatizzato alla pizza di Pasqua, farcito con prodotti prevalentemente a km 0, utilizzando alcune delle eccellenze della Tuscia. Un occhio di riguardo alle imprese che gravitano intorno a Slow Food e agli associati Chicche della Tuscia. Trapasquino® nasce con l’obiettivo di promuovere la cultura della Tuscia e la pizza di Bagnaia tutto l’anno.

La storia del tramezzino

Come tutti i progetti che mi appassionano, anche questo è fatto di famiglia, cibo e territorio.

Un vortice che racchiude ricordi da bambina, odori primordiali, movenze quotidiane , le tradizioni enogastronomiche, il mio territorio. Non saprei cosa immaginare di più buono di un tramezzino fatto bene.

Inoltre la storia del sandwich e del tramezzino mi ricorda terribilmente la storia d’amore tra Sergio e Louise,che, sembra un film, invece è la storia della vita di mio padre e mia madre. Una lotta estenuante su cosa fosse meglio, l’nghilterra o l’Italia.

Così il D’Annunzio, come normalmente fa mio padre, al divulgarsi del Sandwich anche in Italia s’inventò questo nome e tutto ebbe vita, il tramezzino.

Sta cosa che il prodotto tipico tocca mangiallo solo tra la solita cricca d’intenditori ha da cambiare.

Omaggiamo un prodotto “fast food” tutto italiano, il tramezzino che diventa un Trapasquino dal sapore salt&sugar tutto internazionale, ma che parla come “magna”, in dialettale.

Dove trovare Trapasquino

Dal 3 Marzo Trapasquino® potrà essere gustato presso l’Agriturismo i Giardini di Ararat scegliendolo dalla carta menu.

Allo zio Angelo

“Lui mi stringeva le guanciotte tra le dita con forza, io un po’ mi scanzavo perchè faceva male, un po’ però mi versavo a lui lusingata dall’attenzione. Non scorderò mai l’odore di vaniglia dei suoi vestiti e di maionese e pancarrè sulle sue mani“.